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Affrontare la ginecomastia. Dal disagio psicologico alla rinascita

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Con ginecomastia si intende l’aumento di volume del tessuto mammario negli uomini, che non deriva da fattori tumorali. Questa patologia può interessare una o entrambe le mammelle, a volte in modo asimmetrico. In genere la ginecomastia non rappresenta un problema di salute, ma lo può diventare se è associata a sintomi come dolore alla mammella, gonfiore, sensibilità. Il dottor Daniele Bollero, chirurgo plastico con vent’anni di esperienza, ci offre una prospettiva approfondita sulla ginecomastia, un problema che va oltre la mera patologia fisica, toccando anche il benessere psicologico dei pazienti.

Panoramica sulla ginecomastia

Dottor Daniele Bollero, medico chirurgo specialista in chirurgia plastica ricostruttiva
ed estetica

La ginecomastia è comunemente associata all’aumento della ghiandola mammaria negli uomini. Tuttavia, il termine è spesso usato in modo improprio, includendo diverse condizioni come la ginecomastia mista (combinazione di componenti ghiandolare ed adiposa) e pseudoginecomastia (con ipertrofie del capezzolo). Il dottor. Bollero sottolinea l’importanza di una diagnosi accurata attraverso l’ecografia per comprendere la composizione del tessuto coinvolto.

«La ginecomastia può manifestarsi in varie fasi della vita, ma spesso emerge durante l’adolescenza o in età adulta, talvolta legata a cambiamenti ormonali, all’aumento o alla perdita di peso»,  spiega Bollero, che consiglia un approccio personalizzato basato sull’ecografia per identificare la combinazione di tessuti ghiandolari e adiposi.

«Una delle problematiche della ginecomastia è soprattutto di tipo psicologico, cioè difficoltà a relazionarsi con gli altri e stare a torso nudo andare in piscina, palestra – conferma Bollero – Uno dei grandi temi della chirurgia plastica è proprio questo: noi agiamo dall’esterno per agire all’interno, quindi per molte situazioni, il paziente dopo il l’intervento chirurgico si sente meglio con se stesso».

Soluzioni chirurgiche

«Allora innanzitutto occorre un inquadramento della problematica – sottolinea Bollero – Dopo aver effettuato la diagnosi si può partire per un progetto chirurgico». Una volta diagnosticata, la ginecomastia può essere trattata chirurgicamente. Il dottor Bollero spiega i tre approcci principali: l’asportazione della ghiandola, la liposuzione per rimuovere il tessuto adiposo, e interventi di riposizionamento cutaneo per trattare la pelle in eccesso. «Ogni intervento mira a ridare fiducia e forma alla parete toracica».

Il disagio psicologico associato alla ginecomastia è evidente: «La chirurgia plastica può giocare un ruolo significativo nel migliorare l’autostima dei pazienti, aiutandoli a superare paure e disagi accumulati nel tempo – precisa il chirurgo – La catapulta emotiva del paziente maschile che decide di affrontare la ginecomastia è un passo importante verso il recupero della sicurezza in sé stessi».

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