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Innovazione e ricerca nella lotta contro il carcinoma mammario

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Nella lotta contro il carcinoma mammario, una nuova frontiera della chirurgia senologica si apre all’insegna dell’innovazione e della ricerca. Gli interventi robotici e mini invasivi offrono alle donne con tumore al seno una speranza concreta e un trattamento all’avanguardia contro questa malattia devastante. 

A parlare delle repentine scoperte è Antonio Toesca, chirurgo senologo con vent’anni di esperienza, attualmente a capo della senologia chirurgica presso l’Istituto Oncologico di Candiolo a Torino. 

Antonio Toesca, chirurgo senologo con vent’anni di esperienza, attualmente a capo della senologia chirurgica presso l’Istituto Oncologico di Candiolo a Torino. 

Secondo il dottor Toesca, l’aumento dei casi di tumore al seno tra le donne giovani negli ultimi anni solleva diverse questioni sia per i chirurghi che per le pazienti. «Fattori come predisposizione genetica, stile di vita e condizioni ambientali contribuiscono a questo trend, sottolineando l’importanza della diagnosi precoce e della sensibilizzazione alla prevenzione», aggiunge.

Chirurgia mini invasiva e carcinoma mammario

Per affrontare queste sfide, il dottor Toesca ha introdotto la chirurgia mini invasiva e robotica della mammella. «Questo tipo di intervento prevede l’asportazione della ghiandola mammaria attraverso piccole incisioni nascoste all’ascella, consentendo una conservazione ottimale dei tessuti mammari e una ricostruzione immediata del seno durante lo stesso intervento».

I principali vantaggi di questa tecnica includono una minore invasività, cicatrici ridotte e un recupero più rapido per le pazienti, consentendo loro di tornare più rapidamente alla vita quotidiana e familiare.

«Recenti studi condotti in Italia hanno confrontato i risultati della chirurgia mini invasiva robotica con quelli della chirurgia tradizionale, dimostrando un minor impatto sulla qualità di vita delle pazienti sottoposte a interventi robotici», spiega Toesca. «Questi risultati sono stati pubblicati su importanti riviste scientifiche, evidenziando l’efficacia di questa tecnica nel migliorare l’esperienza post-operatoria delle pazienti.»

Il dottor Toesca sottolinea che la chirurgia mini invasiva robotica è indicata soprattutto nei casi in cui non è possibile conservare la mammella, come nel caso di mutazioni genetiche o necessità di interventi profilattici. «Tuttavia, questa tecnica può essere considerata anche per pazienti che desiderano preservare la cosmesi e l’integrità corporea.»

Tecnologia sempre più accessibile

Sebbene questa tecnica sia ancora limitata a pochi centri specializzati a causa dei costi elevati, il dottor Toesca auspica che diventi sempre più accessibile in tutti i centri di cura, garantendo a tutte le donne un trattamento avanzato e meno invasivo.

«In conclusione, la chirurgia senologica sta vivendo una fase di rapida evoluzione grazie agli avanzamenti tecnologici, offrendo alle donne nuove opzioni per affrontare il carcinoma mammario con minor impatto sulla loro vita quotidiana e una migliore conservazione della loro salute e bellezza», conclude il dottor Toesca.

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