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Calabrese, l’importanza della radiologia nella prevenzione
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3 mesi agoon
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RedazioneNel panorama della medicina moderna, la radiologia gioca un ruolo cruciale nella diagnosi, prevenzione e trattamento di molte patologie, tra cui il tumore al seno. Questa branca si occupa di ottenere e decifrare immagini radiologiche ed è indispensabile per monitorare varie malattie, tra cui i tumori che richiedono approfondite analisi per trovare la terapia migliore. In più nuove innovazioni stanno rendendo la radiologia utile non solo nella diagnosi ma anche nella terapia.
Massimo Calabrese, radiologo esperto in senologia presso il Policlinico San Martino di Genova e presidente della sezione di radiologia senologica della Società Italiana di Radiologia Medica Interventistica, è un protagonista in questo campo, portando avanti ricerche innovative e contribuendo alla crescita della disciplina. Nell’intervista racconta in che modo la radiologia può essere decisiva nella terapia contro il tumore.
Le nuove frontiere della radiologia
La prevenzione del tumore al seno è fondamentale per garantire una buona salute e una maggiore qualità di vita. Le immagini radiologiche sono essenziali nell’individuare il tumore prima che possa diventare troppo pericoloso. «Ad esempio la tomosintesi mammaria è uno studio mammografico a strati delle mammelle. Offre delle buone informazioni aggiuntive, soprattutto dopo la mammografia di screening».

Un’altra tecnica recente è la mammografia con mezzo di contrasto, che è in grado di trovare masse tumorali vascolarizzate, uno degli indicatori di tumori maligni. In precedenza si utilizzava la risonanza magnetica mammaria, anch’essa efficace ma molto più scomoda. «La macchina per la risonanza magnetica è molto costosa. Non ce ne sono tantissime» spiega Calabrese. «Il mammografo ce l’hanno tutti i medici specializzati in studio, è più facile da gestire e meno costoso». Considerando l’incidenza del tumore al seno nella popolazione femminile, è evidente quanto sia vantaggiosa una tecnica innovativa come questa.
Infine, la radiologia sta mostrando risultati promettenti anche nella terapia. «Tumori piccoli non infiltrati potrebbero essere rimossi senza cicatrice con la vacuum-assisted breast biopsy» afferma Calabrese. Questo sistema è in corso di studio insieme alla crioablazione. «È un sistema che tramite sonde raffredda a temperature molto basse e permette l’asportazione del tessuto mammario». Queste terapie si riveleranno importantissime per trattare, ad esempio, pazienti anziane che non possono subire interventi chirurgici.
Radiologia e innovazione: verso l’intelligenza artificiale
«In medicina, se non si mantiene la possibilità di studiare, in sei mesi siamo già tutti vecchi». La vecchiaia precoce a cui fa rimento Calabrese è quella tecnologica. «In sei mesi la crescita tecnologica è rapidissima soprattutto per chi si occupa di immagini con l’uso della tecnologia come noi, la crescita è ancora più tumultuosa». Per fare un esempio basti pensare a ciò che è digitale: i telefonini, i computer e i software.
Come in altri settori, anche nella radiologia il prossimo futuro vedrà l’apporto di qualcosa di molto più fantascientifico: l’intelligenza artificiale. «Chi si occupa di tecnologia e imaging non può che cercare di capire quali sono i lati positivi dell’IA» spiega. «C’è un’enorme quantità di dati numerici nelle immagini che noi ancora non siamo in grado di studiare, ma computer molto potenti possono farlo».
Ovviamente, l’IA non può sostituire i radiologi, ma può supportarli nel loro lavoro. «L’intelligenza artificiale è in grado di fare 2+2 all’infinito, ma non può fare quello che fa l’intelligenza umana: mettere insieme concetti studiati, vissuti o validati in momenti diversi della vita per farli diventare un’informazione utile nel momento giusto».
L’importanza della formazione
Il dottor Calabrese ricopre un ruolo di rilievo come Presidente della Società Italiana di Radiologia Medica Interventistica. Questa posizione comporta compiti di grande importanza, come l’aggiornamento professionale dei radiologi e la promozione di collaborazioni tra diverse istituzioni e società scientifiche. L’obiettivo è mantenere gli specialisti della radiologia senologica costantemente aggiornati sulle ultime novità e tecnologie, consentendo loro di offrire il miglior trattamento possibile alle pazienti.
Questa impronta tecnologica della radiologia porta con sé la necessità di rimanere costantemente aggiornati. «Partecipiamo alla scrittura ed alla produzione di tutte le linee guida sulle nostre materie e quindi, nel mio caso, sulle materie di tipo senologico, oltre a organizzare congressi e convegni» conclude Calabrese. Un compito di grande responsabilità che ha un fortissimo impatto sulla società medica e su tutti i pazienti che poi si affideranno a questi professionisti.
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